mercoledì 7 novembre 2007

La fabbrica si è messa in moto

Eccoci qui.
Il primo post, la prima vera sfida. La pagina è tutta bianca e noi sappiamo che se resta bianca a lungo siamo fregati: la mente si blocca, le parole non escono e non riesci più a formulare nemmeno il tuo nome. Allora scriviamo, siamo costretti a scrivere le prime stronzate che ci passano per la testa, tanto per sporcare di nero quel bianco bastardo.


Rumore di ingranaggi giganteschi. Ruote dentate grandi come automobili si muovono, sferragliano, gracchiano impronunciabili parole che solo un'altra fabbrica come questa può capire. In lontananza si percepisce il singhiozzo del motore che, tra sbuffi di fumo e soffi di vapore, manda avanti l'immenso macchinario. All'improvviso uno sfrigolio elettrico esplode dalle casse sparse in ogni angolo. Chitarre distorte e batteria martellante squarciano l'aria in una melodia spettrale.

Ci siamo, si avvicina il momento.

Un cigolio ha inizio quando un rullo trasportatore si mette in moto. Qualunque cosa uscirà viene dalle viscere oscure dell'immenso congegno. Aumenta il volume della musica. Qualcosa si intravede in alto, all'uscita dalla macchina infernale. La cosa entra in piena luce... Sono studenti che piangono, ridono, si abbracciano in un delirio senza fine.

"Siamo appena usciti dall'aula di statistica" riescono a dire "E ora siamo completamente mattiiii!"


In realtà quei folli congegni si basano su meccanismi molto semplici, fondamentali affinché tutto il processo proceda senza giri a vuoto. Il primo è che ogni macchinario può svolgere il suo lavoro solo accanto e con l'aiuto di altri macchinari, poiché ognuno di essi è necessario al completamento dell'opera. Inoltre, il software è stato programmato per eliminare due pericolosi cortocircuiti che possono provocare attriti e improvvisi blackout: la religione e la politica. Per il resto, nel rispetto degli altri, ognuno è libero di aggiungere, costruire e forgiare come meglio crede. E alla fine, se vi accorgerete di essere un po' più matti di prima, non preoccupatevi... Sarete solo entrati anche voi a far parte del meccanismo di questa grande fabbrica!


La direzione
Agron, Bonjo, Caffeine.

8 commenti:

Tommaso ha detto...

Ciao a tutti! Un grande IN BOCCA AL LUPO per questo nuovo blog. Affinchè diventi una vera piazza virtuale, dove la forza dei pensieri prenda il posto della vacuità delle apparenze. Sappiamo pensare e sappiamo scrivere. Uniamo le due cose nel migliore dei modi, ed avanti tutta!!! Ciao!

squizeball ha detto...

http://lafabbricadimatti.blogspot.com/

Marco scrive:
l'hai scritto te?
Lorenzo scrive:
si, assieme alla prof e un altro ragazzo dell'unifi
Lorenzo scrive:
ti piace
?
Marco scrive:
sinceramente si capisce poco...
Lorenzo scrive:
lo so
è il su bello
Marco scrive:
e senza offesa.. il finale sembra un pochino...
pieno di un sommario nichilismo...
Lorenzo scrive:
non preoccuparti non mi offendo
Marco scrive:
(senza offesa!)
Lorenzo scrive:
perchè nichilista? e' un'altra parola imparata oggi?
Marco scrive:
per me la politica è il maggiore dei servizi reso al prossimo...
Marco scrive:
(che deve esser svolto con umiltà!)
Lorenzo scrive:
lo sappiamo
Lorenzo scrive:
però volevamo fare un blog dove si discute di tanta roba
Marco scrive:
e la religione bho... penso sia solo l'aria che respiro...
Lorenzo scrive:
dove si cerca di conoscerci invece che dividersi
Marco scrive:
ormai mi conosci!
Marco scrive:
sono daccordo ma il fatto che ci siano quei presupposti sembra un
tagliare fuori chi crede in quei valori...
Lorenzo scrive:
no perchè?
Marco scrive:
(è quello che ho provato a pelle)
Lorenzo scrive:
ascolta lo sai meglio di me che gente esiste sulla rete
Marco scrive:
e conosco anche Te!!
Lorenzo scrive:
se mettiamo un commento religioso
può venire fuori di tutto
Marco scrive:
sono d'accordo che può venire fuori tutto...
ma si deve per me presupporre il rispetto dell'altro...
e la sua capacità di comprendere e di rispettare..
Lorenzo scrive:
già e pensi che ci sia tanta gente che la pensi come te
?
Marco scrive:
no, però forse dare la possbilità a tutti e poi...
Lorenzo scrive:
noi non volevamo censurare nessuno
cerchiamo di parlare di cose neutre
Marco scrive:
è brutto a dire però è quello che pensavo
Marco scrive:
uno censura le volgarità...
Lorenzo scrive:
hai fatto benissimo
il problema è che se qualcuno insiste è impossibile andare avanti
Marco scrive:
e le cose neutre forse sono quelle che in fin dei conti restano le più marginali...
Marco scrive:
vero.
Lorenzo scrive:
e non vogliamo bloccare il nostro progetto
Marco scrive:
boh! poi è una cosa tua e fai bene!
Marco scrive:
la mia era una opinione un pò contraria
Lorenzo scrive:
per parlare di cose di una certa "statura morale" secondo me bisogna ristringere il campo delle persone
Marco scrive:
cmq tale discorso si presta a fraintendimenti..
Marco scrive:
e forse era meglio omettere...
che già quella è una presa di posizione!!!!
Lorenzo scrive:
cmq se vuoi puoi scrivere un commento
secondo me dici delle cose giuste
Marco scrive:
potrei incollare questo dialogo
Lorenzo scrive:
già, non sarebbe male!

(fatto)

squizeball ha detto...

forse è un po' lungo! scusate!

Caffeine ha detto...

Ciao squizeball, prima di tutto grazie per essere passato e per aver lasciato un commento, le opinioni altrui sono indispensabili per rendere tutto più interessante.
Diciamo che in linea di massima sono d’accordo con te sul fatto che il post può risultare poco comprensibile e che forse abbiamo puntato troppo sul discorso pazzia, rendendo le cose difficili a chi legge. Sono però completamente in disaccordo sull’ultima parte del tuo commento quando dici: “e senza offesa.. il finale sembra un pochino... pieno di un sommario nichilismo…”
Se permetti io un po’ mi offendo perché da un post e da una scelta personale tu hai dato un giudizio sulla nostra superficialità. Se non voglio sbandierare in giro se credo o no in Dio, Ahura Mazda, Shiva o negli dei pagani, non è perché non mi sono mai fermata a riflettere sull’argomento per prendere una posizione, ma perché ritengo che la politica (dalle mie parti il voto è ancora segreto) e soprattutto la religione riguardino una sfera del tutto personale. Per questo non credo che si possa definire censura il non volerne discutere pubblicamente, ma solo una tutela alla mia privacy.
Poi dici: “e le cose neutre forse sono quelle che in fin dei conti restano le più marginali...”
Sono d’accordo, parole come neutro, normale spesso mi fanno venire i brividi, ma quest’affermazione non ha alcun senso in questo contesto. Neutro è un appellativo che si accosta appunto ad un modo di pensare e non ad una cosa (a meno che non si consideri il suo pH). Ad esempio nel blog si parlerà anche di musica… cosa significa che la musica è neutra? Intendi dire che chi parla di musica è più vuoto di chi parla di politica? E quando dirò che la techno mi fa vomitare ti sembra questa un'affermazione neutra?
Mi dispiace se abbiamo escluso i tuoi argomenti preferiti, ma solo perché tu li consideri come pane ed aria non significa che non ne esistano altri che possano far nascere interessanti discussioni.

Tommaso ha detto...

Ciao a tutti! Spero che con questo nickname mi riconosciate meglio di “Ufficio Stampa”. A parte l’intero dibattito che sta prendendo parte, mi sono interessato in modo particolare all’uso che si fa della parola “neutro”. Tutto nasce dalla frase “noi non volevamo censurare nessuno
cerchiamo di parlare di cose neutre”. Ma partiamo dal dizionario: questo definisce la parola “neutro” o l’aggettivo “neutrale” come -…non ben definito…che sta a mezzo tra due modi di essere o di fare…che non parteggia per nessuno dei contendenti…-. L’accezione più negativa è certo quella che porterebbe agli ignavi della Divina Commedia, coloro che in vita non scelsero né il Bene né il Male, e per questo resteranno in bilico tra il Paradiso e l’Inferno per l’eternità. Addirittura, per Dante, questo è il peccato più grave che un uomo possa commettere. Nel nostro dibattito risponde Squizeball “e le cose neutre forse sono quelle che in fin dei conti restano le più marginali... “, dando, forse, alla parola “neutro” quel significato che ho appena descritto. Penso tuttavia che “neutro” sia da intendere in un altro modo, cioè in qualcosa “che sia esente da vizi di parte”. Faccio un esempio: la parola “Pace” acquista un significato molto più nobile se la si svincola da ogni associazione di parte, di qualunque tipo. La Pace è una cosa sola e sappiamo bene cosa, ma se i significati si moltiplicano, di pari passo questa parola perde di importanza e allora sì che diventa marginale. Stesso discorso vale per le parole: Libertà, Democrazia, Uguaglianza, Lealtà, e così via. Sono tutti concetti già definiti che devono avere un solo significato accettato da tutti; devono essere “neutri” perché nessuno e niente può dar loro un nuovo significato che possa deviare da quello originale. Non esiste la Giustizia di destra o di sinistra, di sopra o di sotto, musulmana o cristiana, aristotelica o platonica, povera o ricca, bionda o mora. La Giustizia è una cosa sola e non c’è bisogno di stare a discutere sul suo significato. Scusate per la lunghezza, ma quando sono qui davanti ad una tastiera, è un vero fiume in piena! Ciao, e buona riflessione !!!

Bonjo ha detto...

Siccome sono stato io ad utilizzare la parola neutro e su di essa vedo (con piacere, ci mancherebbe!) che si sta formando un dibattito interessante, volevo solo fare qualche precisazione: per me "neutro" in questo caso significa una cosa, un opinione che può essere sottoposta ad argomentazione (scopo primo di questo blog, trall'altro), senza che tale argomentazione (e le opinioni che ne derivano) possa in nessun modo offendere la dignità, il rispetto (e in questo caso la credenza)di un altra persona. Non c'entrano niente gli ignavi che ,poveretti, continueranno a correre dietro un' insegna punti da insetti per l'eternità. La religione è un fatto di fede, troppo intimo e personale, che secondo me non può essere messa in discussione, e questo presuppone quindi una presa di posizione che non può (e non deve!) essere confutata (o se avviene, deve avvenire dall'interno della persona, non dall'esterno, ma questo è un pensiero del tutto mio) e non rientra quindi nello scopo di questo blog.
Per quanto riguarda la musica, forse ho utilizzato il termine sbagliato. Non volevo assolutamente affermare che la musica non è un importante,(secondo me anzi è fondamentale, come cercherò di spiegare in uno dei miei post futuri) ma volevo indicare un argomento che può benissimo essere sottoposta a giudizi, pareri anche contrari, spiegata, consigliata, senza che questo possa ledere la dignità di qualcuno. In questo modi possiamo creare un dibattito e quindi un blog.
Spero di essermi spiegato più o meno,anche se mi rendo conto che a volte il discorso è un pò contorto e poco chiaro, ma vista l'importanza dell'argomento volevo lasciare anche il mio (nebuloso!) contributo. Alla prossima
Bonjo

Anonimo ha detto...

è tanto che non torno su questo blog.. forse quello che ho provato è stato un po' equivalente a quello che è successo in questi giorni.. e solo ora mi riesce esprimerlo meglio...

ricordate il Papa criticato alla Sapienza a Roma?
forse quello che ho sentito è stata tipo una forma di paura o forse disagio...
senza saperlo forse ho preso allora una posizione simile a quella di Benedetto, ma accetto molto quello che dice caffeine:

art. 21 Cost.
"tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione"

poi caffeine ha detto:
"Per questo non credo che si possa definire censura il non volerne discutere pubblicamente, ma solo una tutela alla mia privacy."
e qui mi vien però da dire: "cosa c'entra la privacy?"

(ok stasera sono in polemica!)

Caffeine ha detto...

Dal dizionario De Mauro: s.f.inv.
ES ingl. la vita privata di una persona, di cui va tutelata e rispettata la riservatezza.

da Sapere.it ingl., in it. s. f. inv., la vita privata di una persona o di una famiglia, difesa gelosamente come bene in cui nessuno ha diritto di interferire.

Voglio decidere io con chi affrontare certi argomenti che, come ti ho detto, fanno parte della mia vita privata. Tu hai citato un articolo della costituzione dove si parla di diritto non di dovere, per questo come io non posso (e non voglio) costringerti a tacere tu non puoi costringermi ad ascoltare o a parlare. E per sfruttare il tuo esempio, il Papa è liberissimo di intervenire in questo blog, solo non vorrei che lo facesse per farmi una lezione di catechismo.

Grazie per essere tornato... sembra che ci usi tipo pallina antistress, lo trovo divertente(e lo dico davvero!)
Ciao