sabato 26 gennaio 2008

The Italian Rover

Viaggiare è assieme alla musica un altro dei miei maggiori interessi. A volte non mi importa neanche la meta, l'importante è mettersi in marcia e aggirarsi con una buona dose di curiosità in luoghi nuovi. La maggior parte dei miei viaggi non necessita di un'organizzazione degna di questo nome. A volte si decide il da farsi pochi giorni prima di partire (se non il giorno stesso della partenza), altre volte invece più semplicemente ci pensa Tomish, l'Organizzatore Supremo del Gruppo Vacanze, il solo che ha la facoltà di farci tornare a casa una volta partiti (e per questo venerato e rispettato)!

Di solito, come tutti i mortali, le vacanze propriamente dette (cioè quelle che in genere durano più di un fine settimana) si addensano specialmente durante le ferie estive. Durante questo periodo ho avuto la possibilità di visitare posti veramente meravigliosi: dalle struggenti scogliere a picco sull'Oceano Atlantico in Irlanda, alle mura assolate dell'Alhambra moresca in Spagna, passando per una faticosa ma suggestiva scalata dei Monti Tatra in Polonia.
Forse per qualcuno le nostre non possono nemmeno essere considerate vacanze, dal momento che giriamo come matti dalla mattina alla sera, visitando musei, chiese, monumenti e strade al limite delle capacità umane (a volte anche superandole, con risultati disastrosi!), ma per noi è una cosa normale essere turisti "attivi", cioè non limitarci ad osservare un luogo, ma conoscerlo il più possibile, tramite la sua storia, le sue particolarità e le sue usanze, senza dimenticare il lato allegro e divertente che queste esperienze portano irrimediabilmente con se. Sia ben chiaro, comunque, che non ho niente contro quelli che se ne stanno beatamente a prendere il sole in spiaggia, perché di solito dopo essere tornati da una delle nostre gite, anche noi abbiamo bisogno di un bel periodo di riposo al mare (dato che torniamo molto più stanchi di quando siamo partiti, ed anche più magri, ma questa è un'altra storia...)!

Le mete delle nostre 3 gite estive sono state nell'ordine: Irlanda nell'estate della maturità liceale raggiunta (con molti dubbi!) nel 2005, in Polonia per intercessione della nostra guida Italo-Polacca nel 2006 e in Spagna nel 2007. Tutti questi viaggi sono stati ricchi di avvenimenti e di piacevoli scoperte, anche se, con poco tempo a disposizione, è stata una vera e propria gara contro il tempo. Una cosa molto importante nella buona riuscita della vacanza sono stati sicuramente i miei compagni di viaggio, che hanno una visione molto simile alla mia e che non si sono mai tirati indietro di fronte agli immancabili inconvenienti e difficoltà.

L'idea generale di questa nuova sezione era quella di descrivere brevemente i luoghi da me visitati, magari (grazie all'utilizzo delle nostre tecniche all'avanguardia) tracciando il percorso dei nostri vagabondaggi. Per descrizione non intendo una spiegazione di tipo scolastico (le guide che ci portiamo appresso servono proprio a questo!), ma semplicemente un'idea, un ricordo personale o un'emozione che mi ha trasmesso un determinato paesaggio, un castello o un quadro in una galleria d'arte. Come sempre poi invito tutti quanti a fare la stessa cosa, anche perché per quest'anno ancora non abbiamo deciso la meta delle nostre vacanze e per questo qualche suggerimento è sempre ben accetto!
Bonjo

3 commenti:

Nemobius ha detto...

Ti invidio. Fosse anche solo per i Tatra, ma non sai quanto ti invidio.

Anonimo ha detto...

Sono proprio contento che finalmente sia stato toccato il tema dei viaggi! Sono nato viaggiando e non potevo che continuare a farlo, anche se, solo quando la scuola me lo permette. Non ricordo chi, ma qualcuno, rispondendo alla domanda “perché è bello leggere?”, rispose: “perché ti permette di vivere due volte”. Ecco, secondo me, viaggiare ti fa sfiorare questa seconda vita, che altrimenti non potresti trovare nella tua quotidianità (casa-scuola-lavoro). E’ un modo di interrompere questo ciclo in cui siamo immersi, anche per nostra scelta, e respirare una realtà diversa dalla nostra. Un modo per conoscere meglio e per davvero gli altri, ma soprattutto noi stessi, attraverso gli occhi di chi ci guarda e attraverso i nostri occhi, troppo abituati a vedere le solite cose. Concludo con un’altra citazione; uno storico bulgaro, Todorov, disse riguardo alla colonizzazione del Nuovo Modo “ l’uomo incontrò sé stesso, ma non si riconobbe”. Cerchiamo di viaggiare evitando di cadere nello stesso errore!!

Bonjo ha detto...

Accidenti Tomish!Oltre che capo organizzativo,anche poeta!
Aspettiamo qualche tuo resoconto

Nemobius: I Tatra sono stati davvero una bella esperienza, ma è tutta la Polonia ad essere piena di piacevoli sorprese!

Ciao a tutti!