venerdì 18 gennaio 2008

In Rock

DEEP PURPLE
EMI 1970

Tracklist
1) Speed King
2) Bloodsucker
3) Child In Time
4) Flight Of The Rat
5) Into The Fire
6) Living Wreck
7) Hard Lovin' Man
Line-up
Ian Gillan - voce
John Lord - tastiere
Ritchie Blackmore - chitarra elettrica
Roger Glover - basso
Ian Paice - batteria

Premetto subito che In Rock è stato quasi una folgorazione: prima conoscevo i Deep Purple solo come gli autori di Smoke On The Water, ma siccome sentivo tanto parlare di questi Deep, mi sembrava un tantino strano che tutto il loro successo fosse dovuto ad una sola canzone... In realtà, come avrei scoperto di lì a poco, Smoke On The Water è solo un puntino nella lunga carriera musicale di questo gruppo che dal 1969 porta ancora in giro per il mondo il suo rock...

Senza entrare nei meriti di questo disco (non per fare un omaggio alla concorrenza, ma sul web c'è di tutto e di più!) vorrei solo descrivere quello che rappresenta per me In rock e descrivere brevemente le traccie presenti al suo interno, magari facendo qualche considerazione in più sul basso elettrico, cosi almeno sarò ufficialmente fucilato sulla pubblica piazza :)
Pronti allora bimbi a rocckeggiare?

Dopo aver trovato l'album in questione (cosa non molto difficile, lo vendono anche in panetteria penso) subito l'ho inserito nel mio amatissimo lettore immaginando chissà quali riff granitici e distorti, premo play e... Caos allucinante! dalle casse esce un frastuono infernale, un'orgia di strumenti, un'onda d'urto che colpisce e distrugge tutto ciò che trova sul suo percorso (ma è l'inizio o la fine dell'album mi chiedo perplesso), ma poi tutto si calma e una tastiera (uscita chissà da dove) sembra riportare l'ordine e stabilisce quasi un'atmosfera da sogno...Ed ecco un consiglio che mi sento di darvi un po' per esperienza: se tenete alla cristalleria di mamma o, più in generale, se tenete alla mamma, non alzate troppo il volume per sentire questo dolce accompagnamento (lo so che tenta da morire ma non lo fate!), perché pochi secondi dopo, suona la sveglia!!! E via, a tutta velocità!!!. Ecco che cos'è per me l'Hard Rock: Speed King. Non c'è brano che mi ha fatto scattare dalla sedia come questo, che mi agita sempre dal profondo, spingendomi a saltare per la stanza. Come inizio non c'è male!
Subito dopo, per cercare di riportare la calma, inizia la blueseggiante (si dice cosi?) Bloodsucker: ed ecco sfornato un altro capolavoro. Molto divertente da suonare con il basso, presenta la tipica struttura blues, ma con velocità e suono tipicamente rock (in genere l'hard-rock è una soluzione solida tra questi due estremi: scusate l'esempio naturalistico ma non sapevo come spiegarlo! Per chi non lo conoscesse, ci penserà Agron, che con cortesia e disponibilità, farà chiarezza! N.d.a. beccati sta palla Agron!).
E arriviamo cosi alla terza traccia: descrivere Child In Time come un brano è una cosa troppo riduttiva (è come dire che le piramidi sono solo tombe di gente che non c'è più...) e quindi lascerò in sospeso il mio giudizio. Una cosa è certa: la ballata è da sempre il banco di prova di tutti i gruppi rock, ed è qui che si distinguono quelli veramente grandi e a me solo l'introduzione di tastiera mi fa venire la pelle d'oca, figuriamoci poi quando entra la voce di Gillan con i suoi acuti cosi onirici ed eterei, senza contare l'apoteosi che si raggiunge con l'assolo centrale (meno male che "sospendevo il giudizio",ma non ce l'ho fatta ad essere cosi stoico!). Comunque dovete ascoltarla come compito per casa! (mi ringrazierete poi, o almeno spero)
Flight Of The Rats sembra dare la sveglia a coloro che sono ancora confusi per la traccia appena conclusa, li scuote e li riporta alla realtà. Pura velocità e potenza. In altre parole, puro Hard Rock.
Passiamo poi a Into The Fire, un brano forse un po' sottotono rispetto agli altri (non dico mal riuscito, ma per me semplicemente non può competere con quelli sopra citati). Comunque scorre via tranquillamente.
La penultima traccia è Living Wreck. Il punto di forza di questo brano secondo me è il ritornello: semplice ma molto efficace.
Ed infine, un pezzo quasi sperimentale: Hard lovin man. Tiratissimo dall'inizio alla fine, assomiglia quasi ad una lunga cavalcata, costellata da ricami di tastiera e acuti di Gillan che paiono intrecciarsi. E in conclusione uno sferragliare di chitarra che sembra richiamare l'inizio dell'album. Non c'era miglior modo di chiudere in bellezza!

Un ultimo appunto lo vorrei fare sulla registrazione dell'album, che si può considerare abbastanza scadente rispetto a quelle fatte oggi...Ebbene, io trovo in tutto questo un altro punto di forza! Sentire gli amplificatori che sembrano sempre sul punto di esplodere, sparati a tutto volume e inadatti a simile forza e potenza, conferisce all'album un suono duro, grezzo, tagliente ma soprattutto essenziale, che non ha bisogno di tante modifiche, tanti abbellimenti. E' il Rock come dovrebbe essere: duro e puro.
Bonjo

2 commenti:

Saretta ha detto...

mi piace tanto il vostro blog!!! bellobellobello!
vi và uno scambio di link?!?
bo... io vi linko, se volete fare lo stesso sarei molto felice, ma non sentitevi obbligati!
ciaociao
http://ilblogdisaru.blogspot.com/

Bonjo ha detto...

Ciao Saretta! A nome della direzione ti ringraziamo tanto per i tuoi complimenti(sono sempre graditi!). Per il link non c'è problema,abbiamo notato una certa affinità di gusti, quindi...benvenuta!