sabato 5 luglio 2008

Elio e le Storie Tese: live in Montale 4 luglio 2008

Di ritorno da un concerto epocale a Montale!
Che dire? E' la seconda volta che assisto ad un concerto di Elio e le Storie Tese, ed ogni volta è una scoperta e un divertimento nuovo!
Che Elio & company siano dei musicisti di prim'ordine penso che sia fuori discussione. Che siano divertenti da vedere e sentire anche. Ma la cosa più bella è che tutte le volte riescono ad inventarsi qualcosa di nuovo!
Ma andiamo per ordine...

Montale, 4 luglio 2008. A distanza di un anno esatto sono pronto al concerto del nuovo tour. Si fanno un po' attendere sul palco, ma poco importa, poiché già la salivazione è in aumento dopo aver visto lo Yamaha trb6 parcheggiato sul suo piedistallo, posizionato (non a caso!) proprio a una ventina di metri davanti a me. La folla rumoreggia, si assiste ad un via vai di tecnici che accordano la stessa chitarra almeno sei volte (dico io, ma che facevano?Uno la scordava e l'altro la riaccordava?Mah!). Prove dei microfoni tutto ok. Si abbassano le luci e la musica di sottofondo. Si parte finalmente!! Arrivano i musicisti, che sfoggiano dei bellissimi vestiti tipo teatranti dei primi dell'Ottocento. Poche battute, per lasciare tutto lo spazio alla musica!
Belle sorprese sul palco: innanzitutto lo Yamaha trb6 (l'avevo già detto?Pazienza!) e naturalmente colui che lo suona, il mitico Faso. Poi il ritorno di Rocco Tanica, che però è sostituito da un alieno Extraterrestre, Aleppe, del pianeta ì (leggesi ì). La presenza di una voce femminile veramente evocativa (Paola Folli), di un sassofonista (Daniele Comoglio ) e un trombettista (Davide Ghidoni), oltre naturalmente a Cesareo (chitarra), Jantoman (ulteriori tastiere) e il mio musicista preferito, Mangoni!

(Attenzione! Qui di seguito verranno svelate le traccie presenti sul cd brulè, se qualcuno preferisce la sorpresa, è pregato di saltare!)
Le traccie? Dopo l'intro (Plafone) si parte con Ignudo tra i nudisti, seguita a ruota da Gargaroz (bellissima) per poi deviare sui grandi classici con Mio Cuggino. Sempre sulla scia di "operazione nostalgia", si odono le note di T.V.U.M.D.B. Pausetta per scambiare due battute (e incolpare il solito ignoto che con i suoi urli sta rovinando il disco), e si riparte a ritmo di samba, con El Pube (questa mi ha fatto quasi piangere dal ridere!). Si lascia spazio a Amico Uligano, interpretato molto bene da Mangoni che continuamente tira un pallone in una porta messa sul palco. Poi, siccome Montale è noto per essere la patria della disco music, si ha Medley Dance, un miscuglio dei brani Pipppero, La Chanson, Discomusic e Born To Be Abramo. Segue un brano più tranquillo e acustico (Fossi Figo) e in chiusura del cd Brulè la celeberrima Parco Sempione.
Successivamente sono state eseguite tantissime altre canzoni, molte delle quali presenti sul loro nuovo album (eh , è il tour promozionale!), però non sono mancati momenti commoventi, come quando si sono sentiti i primi accordi di Tapparella o il cambio di strumenti che fa da preludio a Oratorium. Per il resto semplicemente fantastici!

Note positive: tantissime. A partire dal prezzo del biglietto, 16 euro, che è più basso della media di altre esibizioni analoghe. Per di più hanno suonato per più di un'ora e mezzo (anche se a detta di Elio in playback, perché sarebbe stato impossibile suonare cosi bene!).
Sorvolando sulla perfezione di esecuzione, che è ormai un dato assodato (e solo questo è un motivo più che valido per andare a sentire un concerto):
-Bellissimo il pezzo di slap sul manico (!) di Faso nell'Intro di Mio Cuggino.
-La diteggiatura di Faso sulla tastiera del suo sei corde (non perde mai la posizione, una cosa incantevole da vedersi!)
-Gli assoli di Faso sulla tastiera del suo sei corde
-L'accompagnamento di Faso sulla tastiera del suo sei corde
-Faso
-Il suo sei corde
-Momento esilarante durante l'esecuzione di Suicidio a Sorpresa, quando Mangoni (sempre lui!) ha incendiato una chitarra sul palco...
-Tralascio le battute varie tra una canzone e l'altra.
-Il cd Brulè alla fine del concerto.

Unica pecca, se posso permettermi, è il fatto che molti brani "storici", come Servi della Gleba, Cara ti Amo, Cassonetto Differenziato e Burattino senza Fichi non hanno trovato spazio nella scaletta. Peccato, perché apparte il fatto che sono sempre molto belli da cantare, hanno tolto un bel po' di sano slap a Faso (che non fa mai male)... Ma vi assicuro che lo spettacolo è garantito lo stesso!
Bonjo

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