E' un po' che non bazzico su 'sto blog, ma purtroppo l'esame di Anatomia Comparata mi tiene lontano dal sacro dovere. Ma oggi, mentre girellavo distrattamente su internet, ho trovato una notizia che mi ha riempito il cuore di gioia! Già da lunedì, quando ho scoperto che al Pistoia Blues quest'anno suoneranno niente popò di meno che quei simpatici sessantenni dei Deep Purple, l'agitazione è alle stelle. A questa oggi se ne è sommata un'altra, con il nome di Whisky Trail all'Irlanda in Festa di Firenze, che proprio come una sommatoria temporale del potenziale post-sinaptico delle cellule nervose, mi ha inevitabilmente fatto superare la soglia di eccitazione!
Per chi non li conoscesse, gli Whisky Trail sono un gruppo fiorentino secondo me difficilmente identificabili in un genere musicale. Sono un'unione tra musica celtica irlandese-scozzesse-gallese con elementi folk provenienti sempre da oltremanica, ma inevitabilmente miscelati qui in Italia. In pratica, sono riusciti a rendere quella musica tipica del popolo celtico qualcosa di accessibile anche ad un pubblico non-celtico, traducendo suggestioni e miti di una terra che da sempre affida alla musica un ruolo centrale (oserei dire vitale), in qualcosa capace di emozionare tutti gli ascoltatori.
Ho assistito a 3 spettacoli degli Whisky Trail e tutte le volte mi emoziono sempre tantissimo. In realtà non posso definirli nemmeno spettacoli, perché è molto di più. Non solo lo spettatore ascolta, ma partecipa al concerto! Giulia, la cantante violinista, non si limita a suonare (tra l'altro in modo stupendo), ma quando i "suoi" attaccano con qualche ballata (o giga), lascia lo strumento sul palco e scende tra la gente per insegnare qualche ballo tradizionale!! Con un po' di coraggio (e un paio di Guinness nello stomaco) ho provato pure io che ho l'elasticità di un tronco di quercia, e tutte le volte mi sono divertito tantissimo (i piedi dei miei compagni di ballo meno!). Anche quando eravamo solo in 4 in un locale pieno di gente che batteva le mani, è stata un'emozione unica, davvero! Alla fine delle danze, Giulia, che ha ballato tutto il tempo con noi, insegnandoci i passi volta volta, si mette al centro e dice: "fate un bell'applauso ai ballerini" e noi, dopo l'inchino d'obbligo, ci rimettiamo a sedere pronti a scattare nuovamente al minimo cenno. Semplicemente FANTASTICO!!
Per quanto riguarda la musica, non posso dire niente, perché non va ascoltata, va vissuta! E' qualcosa che colpisce direttamente il cuore e l'anima, che ti porta in luoghi lontani e suggestivi.
Alla fine del concerto poi c'è la possibilità di scambiare due chiacchiere con i componenti del gruppo, farsi una foto e acquistare un loro cd, magari chiedendo un consiglio proprio agli autori.
Tutto questo si può racchiudere in un antico proverbio irlandese, che descrive appunto un pub dove, come quasi ogni sera, suona un qualche gruppo folk: "Qui non ci sono sconosciuti, ci sono solo amici che non si sono ancora mai incontrati".
1 commento:
Allora, questi Whisky Trail sono stati all'altezza delle aspettative? Riesci a raccontarci qualcosa della serata o tutto è stato portato via dal fiume di Guinness in cui immagino ti sarai tuffato?
Sono curiosa ^^
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