Navigando in rete, mi sono ritrovata a leggere frammenti di discorsi fatti circa un secolo e mezzo fa da nativi americani, in riferimento all’allora governo di Washington. Tre dei quali sono i seguenti.
Cavallo Pazzo, Sioux
“Il Grande Spirito ci affidò un grande territorio per viverci, e bufali, cervi, antilopi e altri animali. Ma voi siete arrivati; state rubando la mia terra, state uccidendo la nostra selvaggina rendendoci difficile la sopravvivenza. Ora ci dite di lavorare per mantenerci, ma il Grande Spirito non ci creò per faticare, bensì per vivere di caccia. Voi uomini bianchi siete liberi di lavorare, se volete. Noi non vi ostacoliamo, e ancora chiedete perché non ci civilizziamo. Non vogliamo la vostra civiltà! Vogliamo vivere come i nostri padri e come i padri dei nostri padri.”
Grande Aquila, Sioux
“I Bianchi cercavano sempre di far abbandonare agli indiani il loro modo di vivere e di farli vivere come i bianchi - andare a lavorare in una fattoria, sgobbare sodo e fare come facevano loro - e gli indiani non sapevano come farlo e comunque a loro non interessava… Se gli indiani avessero cercato di far vivere i bianchi come loro, i bianchi avrebbero opposto resistenza, e la stessa cosa accadeva con molti indiani.”
Alce Nero, Sioux Orlala
"C’erano corpi e mucchi di uomini, donne e bambini morti ai piedi della collinetta dove i soldati avevano i loro carri di fucili, e verso ovest, lungo tutta la secca gola fino in cima, si vedevano donne e bambini senza vita. Non sapevo in quel momento che era la fine di tante cose."
Guarda guarda, mi dico, quando è stata l’ultima volta che ho sentito parlare di “civilizzazione” indotta con il fucile e con la spada?
Vediamo, i conquistadores che tra il XV e il XVI secolo hanno fatto fuori circa venticinque milioni di “bestie” del Nuovo Mondo è il caso più eclatante che mi viene in mente, mi ricordo della “guerra santa” proclamata dopo la morte di Maometto e poi ci sono anche le crociate. Però questi sono casi piuttosto vecchi, a me sembra che qualcuno abbia tirato in ballo l’argomento anche più recentemente, forse un paio di secoli fa.
Non mi resta che chiedere alla mamma, lei sa sempre tutto!
La risposta però mi lascia perplessa: l’Occidente ha fatto due guerre in nome della così detta “civilizzazione” nemmeno dieci anni fa!
Allora mi fermo un attimo e cerco di spolverare il buon vecchio Aristotele con i suoi sillogismi. Usando gli indiani come esempio estendibile a tutti i casi simili avvenuti nella storia, imposto la prima premessa. Gli indiani, selvaggi e cattivi, devono essere “civilizzati” con l’unico sistema efficace: il massacro di tutti i dissidenti. La seconda premessa che faccio è che lo sterminio di massa non è mai una buona idea (almeno per i più). Conclusione: “civilizzare” gli indiani non è una buona idea.
Dunque stabilisco che è assolutamente vero che l’Uomo non impara mai dai propri sbagli. Ma la mamma, che è paziente e la sa più lunga, mi spiega che non è questione di incapacità nel giudicare ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. La cosa fondamentale è che l’Uomo faccia tutto quello che gli è congeniale dando la prima giustificazione che gli passa per la testa… Tanto poi se è fortunato, qualche secolo dopo, ci sarà chi si scusa per lui.
Link di riferimento:
Farwest
5 commenti:
E se ne riscontrano tutt'ora! Guarda solo il caso del velo! Non dico che giustifico una cultura che schiavvizza le donne, ecc, ecc... però imporre una cosa del genere è alla stregua di uno "stupro culturale".
E adesso che studio storia giapponese, trovo molti altri esempi che da noi nemmeno arrivano.
Il problema è che ci siamo convinti che la cultura, che la civiltà sono quelle che appartengono al popolo o alla nazione più forte.
In che mondo viviamo...
Infatti, è proprio per questa visione distorta e unidirezionale della civiltà se chi comanda si permette di usarla come giustificazione alle proprie "guerre".
Per quanto riguarda la storia giapponese, visto che sono molto interessata all'argomento, mi puoi dire gli esempi che ti sono venuti in mente?
Ciao
Scusa se rispondo così tardi, ma mi sono ricordata solo adesso!
Allora, per quanto riguarda il Giappone ci sono due esempi eclatanti, quello degli Ainu e quello delle Ryuukyuu.
Con la Restaurazione Meiji, il Giappone decise che voleva assomigliare ad una potenza Occidentale e quindi fece riforme statali, scolastiche, finanziare, dell'esercito, ecc... e poi decise che aveva bisogno di colonie.
Le Ryuukyuu sono le isole che stanno a sud del Giappone, la più grande si chiama oggi Okinawa. Erano un regno tributario della Cina (nel senso che loro ogni tanto mandavano dei messi alla Corte Imperiale, pagavano un po' di tributi e poi non gli rompeva il cazzo nessuno). E poi arrivò il Giappone che voleva delle colonie.
In breve, riuscì a strappare le Ryuukyuu alla Cina e iniziò una politica di assimilazione. Il Giappone è sempre stato fortemente nazionalista, e chi veniva ritenuto non assimilarsi alla cultura Giapponese, chi non sembrasse riconoscere l'Imperatore come divino essere, ecc. veniva accusato, imprigionato, ecc.
Senza contare che le Ryuukyuu avevano una storia, una lingua, usanze diverse da quelle del Giappone, ma chi era sorpreso a valorizzare, o anche solo a dimostrare interesse verso cose del genere veniva considerato un traditore.
Gli Ainu vivevano nel nord del Giappone in Hokkaido (fin verso la fine del 1800 il Giappone in realtà non comprendeva lo Hokkaido), e quando il Giappone ebbe bisogno di più spazio per l'aumento demografico ci fu una sorta di 'conquista del West' alla Giapponese e gli Ainu, che erano un popolo completamente diverso da quello giapponese sia per aspetto che per cultura (erano cacciatori e non coltivatori, erano divisi in tribù, avevano lingua e religione diversa, usi diversi), si trovarono praticamente invasi, visto che erano sui 12-13000. Furuno 'integrati' nel sistema culturale giapponese, furuno assimilati. Oggi non esistono praticamente più, se non discendenti di discendenti, ma non sono praticamente da contare visto che essendo privi di scrittura e avvalendosi esclusivamente della tradizione orale tutta la loro cultura è scomparsa.
Ora io l'ho fatta un po' sbrigativa, ma il succo è questo. Se ti interessa altro, basta che mi fai sapere!
Grazie mille! La storia degli Ainu la conoscevo, ma purtroppo me ne ero completamente dimenticata; al contrario delle Ryuukyuu non avevo mai sentito parlare, rimedierò subito e se il materiale in giro scarseggia verrò di sicuro a disturbarti!
Se vai qui c'è la bibliografia del corso che sto seguendo. Non so quanti di questi siano reperibili, o quanto costino però.
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